Le Pubbliche Relazioni (Public Relation o PR se si vuole usare termini più consueti nel linguaggio contemporaneo) sono talvolta mal comprese nella loro importanza per la sopravvivenza e la prosperità di organizzazioni perché spesso ritenute onerose e riservate solo ad organizzazioni che hanno la necessità di curare l’immagine più che creare business.
Per definizione le PR si occupano primariamente della reputazione, dell’immagine di un’entità (sia essa azienda, gruppo, persona) al fine di ottenere una maggiore accettazione dell’entità stessa all’interno della comunità o del pensare comune. La comunicazione, nelle molteplici forme che può assumere, è la struttura portante delle PR che condividono pertanto con il marketing una grossa fette delle linee di comunicazione e dei destinatari dei suoi messaggi.
Esiste una grossa tecnologia dietro le PR che può essere sfruttata e gli addetti al marketing dovrebbero interfacciarsi con quelli delle PR al fine di sfruttare al meglio le diverse caratteristiche per costruire un’immagine forte del brand che traini la vendita del prodotto.
Per chiarire meglio … noi possiamo pubblicizzare con molto vigore i suoi prodotti dopo aver analizzato il mercato e individuato le esigenze del pubblico, possiamo creare spot accattivanti, disegnare un packaging attraente, possiamo studiare dei fantastici display del prodotto, legare il nostro prodotto a personaggi pubblici famosi e via discorrendo ma … mancare di far uso delle PR per far crescere l’immagine del brand nell’opinione del pubblico e perdere parte della potenziale crescita.
Senza fare riferimento ad esempi reali come quelli che hanno riempito le pagine dei giornali nel corso dell’anno è ben noto come un calo del sentiment positivo nei confronti di un brand, di un prodotto, di personaggi pubblici comporta immediatamente un calo nella capacità di creare business dell’entità coinvolta. Analizzando la scena quello che scopriremo è che sarà piuttosto difficile porre rimedio a questa condizione usando semplici strumenti di marketing o promozionali. Da ciò possiamo dedurre che se da un lato possiamo ritenere che gli errori principali che possono essere compiuti siano quegli errori che hanno creato la situazione ad esempio le scelte aziendali fatte, gli scivoloni nella comunicazione, il mancare di essere politically correct quando le circostanze lo richiedevano, le violazioni nell’etica o deontologia professionale e via dicendo … dall’altro lato scopriremo un errore di base ancora più grave e cioè quello del mancato uso di tecniche di PR per rimediare a ciò che aveva creato la situazione. D’altro canto crisi mediatiche si possono sempre generare nel corso dell’attività professionale a seguito di eventi imprevedibili o vere e proprie scelte errate ma mancare di attrezzarsi preventivamente o quantomeno di ricorrere in extremis a professionisti delle PR rappresenta un vero e proprio errore primario per chi si confronta con un pubblico di qualsiasi tipo esso sia.

Per concludere possiamo dire che delle Pubbliche Relazioni di buona fattura ci forniscono la capacità, se ben integrate con le azioni di marketing, di dare maggiore credibilità e consapevolezza del nostro brand, sostenere l’azione della forza vendita e aprire la strada alle azioni promozionali rappresentando in effetti un vero e proprio booster per l’espansione delle vendite di un’organizzazione.